Nella seconda metà dell’800 (per l’esattezza correva l’anno 1873), Domenico Conti Borbone, dopo anni di formazione e collaborazione con Vittorio Villa, autorevole mastro-legatore dell’epoca, corona finalmente il sogno di mettersi in proprio e apre una bottega di legatoria in via Ratti (attuale C. Cantù) , nel cuore di Milano, di fronte alla Biblioteca Ambrosiana. Dopo breve tempo, a causa del riassetto urbanistico di fine secolo, si trasferisce, poco distante, in S. Maria alla Porta N° 5. Già conosciuto come “Mastro Legatore” tra i più abili, incrementa rapidamente il numero dei suoi clienti; delle sue numerose legature artistiche, la legatoria Conti Borbone conserva a tutt’oggi tre prestigiosi volumi splendidamente rilegati, editi nel 1885 per il cardinale Massaia e titolati “Memorie d’Etiopia”.
Custode dei segreti artistici e manuali dell’arte di Domenico,sarà la nipote Giuseppina, che proseguirà l’attività con la stessa passione del fondatore. In questo viene presto aiutata dal marito Isacco Marchesi, erede della dinastia dei pasticceri di corso Magenta; Complice del loro incontro fu certo la vicinanza della Conti Borbone alla celeberrima pasticceria dove, tra un caffè e un pasticcino, fiorì l’amore.
Nel 1919 la bottega si trasferisce in corso Magenta 31, con ingresso e luci-negozio su via Terraggio, di fronte al N°1 (questo nome fu dato nel XII sec. alle strade che correvano all’interno della fossa difensiva del primo naviglio, alle spalle dei terrapieni fatti con la terra degli scavi e usati come bastione contro gli attacchi nemici).